Da Ottobre 2015 a Giugno 2016 si è svolto il percorso di formazione sull’europrogettazione “L’Europa in Casa” organizzata dal Centro d’iniziative per l’Europa del Piemonte per gli operatori e rappresentanti di associazione della Rete delle Case del quartiere di Torino. Un percorso nato dalla necessità del terzo settore di ricercare forme di finanziamento alternative a quelle erogate dagli enti pubblici nazionali a causa della crisi che ci ha colpiti duramente. Sempre di più gli operatori si ritrovano a dover rafforzare competenze gestionali, di co-progettazione e di programmazione per mantenere elevato il livello degli interventi in un contesto di risorse scarse. La nuova Programmazione Europea 2014/2020 costituisce una grande opportunità creata a sostegno delle politiche comunitarie, ma non sempre le associazioni che compongono il tessuto sociale piemontese hanno gli strumenti per affrontare queste sfide.
Il bisogno di migliorare e accrescere le competenze progettuali del terzo settore è emerso in modo chiaro grazie a una serie di incontri tra il C.I.E. Piemonte e la Rete delle Case del Quartiere di Torino, la quale ha espresso la necessità di formare, e quindi rendere più autonome, alcune delle associazioni che operano al suo interno. Il gran numero di associazioni che costituisce il bacino di utenza – 250 tra associazioni e gruppi informali che svolgono attività di vario genere (300 corsi e laboratori ogni anno, 33 sportelli di consulenza tematici, 750 eventi culturali, ecc.) – è, infatti, duramente colpito dai tagli alla spesa sociale e dalla crescente concorrenza per ottenere finanziamenti.
Il progetto “L’Europa in Casa” ha proposto un approccio bottom up, partito dall’analisi delle esigenze delle realtà organizzative, raccolte attraverso incontri e questionari, per consentire di tarare al meglio i moduli formativi. Il percorso formativo, che è stato ripetuto due volte (un ciclo invernale – da gennaio a marzo – e un ciclo primaverile – da aprile a giugno) per permettere al maggior numero possibile di associazioni di partecipare, si è articolato in 9 incontri di 4 ore ciascuno, con una cadenza di due volte al mese. Le attività svolte hanno approfondito le diverse modalità con le quali si progetta nell’ambito dei finanziamenti europei, in modo tale da fornire ai partecipanti tutti gli strumenti necessari per sfruttare al meglio le opportunità che l’Unione Europea offre, con particolare attenzione alla nuova programmazione 2014-2020.
Il ciclo di formazione si è così strutturato:
1° Incontro: Presentazione del corso // Storia, Istituzioni e Politiche dell’UE // Presentazione dei partecipanti
2° Incontro: Opportunità di finanziamento
3° Incontro: Come progettare, dall’idea al progetto
4° Incontro: alberi, quadro logico e WP
5° incontro: Laboratorio – alberi dei problemi/alberi degli obiettivi
6° incontro: Laboratorio – Quadro Logico
7° incontro: Laboratorio – WP
8° incontro: Laboratorio – Come comunicare un progetto
9° incontro: Presentazione e condivisione delle idee progetto e conclusioni